9. Sportelli di ascolto a orientamento filosofico

La proposta di aprire sportelli a orientamento filosofico è rivolta in particolare ai Comuni e alle scuole secondarie, ma risulta indicata in tutti i contesti in cui si profila l’esigenza di ascoltare da vicino chi ha la necessità di dire qualcosa. Gli sportelli filosofici si configurano come un canale di ascolto innovativo dei problemi dei cittadini. 

Nelle scuole si caratterizzano per la facilità di accesso e perché consentono agli studenti di godere di una maggiore libertà nell’esposizione delle proprie difficoltà, svincolati dal peso di dover giustificare ai compagni l’eventuale frequentazione di uno sportello a carattere psicologico.

Nei Comuni gli sportelli rappresentano il tramite  fra i cittadini e l’istituzione. Possono contribuire a dare costrutto etico alla città, a rendere conto del principio di cittadinanza attiva, a presentare alle autorità i bisogni concreti dei cittadini. Che non attengono soltanto alla sfera socio-assistenziale o economica, ma più spesso riguardano la qualità della vita, i diritti, l’uguaglianza e la disuguaglianza, il clima sociale, le paure, il rapporto con le comunità di diversa provenienza.

L’obiettivo di realizzare l’apertura dello Sportello filosofico richiede la predisposizione di un progetto bene inquadrato nel contesto, la pianificazione dei tempi, l’individuazione di uno spazio idoneo, oltre all’avvio di una fase sperimentale di gestione del servizio, in cui si verificano il funzionamento e l’efficacia.

Propongo agli enti interessati l’avvio di incontri preliminari per valutare la fattibilità dell’iniziativa e le modalità di conduzione dello Sportello filosofico.



Vilma Mazza | Pratiche filosofiche